da Libertà 20/08/2012
lugagnano – Con il soggiorno montano che si è svolto a Santa Giustina di Val Lecca, nota località turistica dell’alta valle del Ceno in comune di Bardi (provincia di Parma), si è concluso il “centro estivo 2012″ organizzato dall’amministrazione comunale di Lugagnano in stretta collaborazione con la cooperativa “l’Arco” di Piacenza e che, nel suo complesso e nell’arco di sei settimane, ha visto la partecipazione di 150 ragazzi.
«Si è trattato di una esperienza ludico-educativa – come è stato sottolineato da più parti – che ha inteso ridurre al minimo i costi a carico delle famiglie e quale proseguimento ed anche potenziamento di un già ricco pacchetto di servizi educativi rivolto dalla civica amministrazione a tutte le famiglie lugagnanesi e non solo». Per quanto riguarda il conclusivo soggiorno a Santa Giustina di val Lecca che ha avuto la partecipazione di venticinque ragazzi di Lugagnano, di Vernasca, di Castellarquato e di Fiorenzuola e tutti compresi fra i sette e gli undici anni, si è trattato di una vera e propria esperienza di vita comunitaria che, oltre ai giochi, alle escursioni ed alle “serate insieme”, ha coinvolto i giovanissimi partecipanti in attività comuni come la preparazione della colazione, del pranzo e della cena, nonché il riordino delle stanze di alloggio.
L’organizzazione e la gestione del campeggio è stata a cura degli educatori Laura Marchi e Cristian Sileo (che nel corso del soggiorno montano ha avuto la notizia della sua nomina a vice-sindaco del Comune di Lugagnano, ndr), entrambi della cooperativa sociale “L’Arco”, con i quali hanno attivamente collaborato i volontari Concetta Trombetta, suor Giacomina, Daniele Molinari, Giulio Garelli, Sara Morni, Beatrice Vespari, Sara Lombardelli e Camilla Morni. «La vita all’aria aperta – è stato confermato -, la montagna con i boschi, i piccoli torrenti ed i sentieri, il gioco e lo stare assieme sono cose semplici ma affascinanti e, quindi, capaci di entusiasmare i ragazzi che hanno trascorso un po’ di giorni in allegria, disintossicandosi da computer, da televisione e da cellulari, riscoprendo il piacere ed il valore del gioco all’aria aperta e della compagnia. La condivisione di ogni aspetto della giornata, delle gioie ed anche delle piccole delusioni, ha infatti creato un clima di unità e di condivisione, sebbene non siano mancate piccole ma sporadiche “arrabbiature”».
«Certo – ha riconosciuto il sindaco Jonathan Papamarenghi nel corso sua visita conclusiva – si tratta di una “piccola parentesi” perché, una volta tornati a casa, per gli stessi ragazzi, tutto tornerà come prima, ma resta il fatto che questo (se pur breve) periodo comunitario rimarrà un ricordo importante nel proprio cammino formativo».
f. l.
Articolo S.Giustina